Siamo sull’ultimo tratto della costa ionica, al confine lucano-calabro, dove il territorio pian piano evidenza tratti più ondulati soprattutto nel punto in cui tocca i rilievi del Parco Nazionale del Pollino.

Il nome del borgo, un tempo “Bollita” come ricorda l’omonima torre nel punto in cui si sviluppò il nucleo più antico, rimanda alle origini del territorio appartenuto alla Siritide.

La vita qui scorre tra Nova Siri paese e Nova Siri Marina, in estate meta di turisti affascinati non solo dalle sue spiagge, ma anche dall’interessante profilo storico-culturale del paese, per una parte della provincia di Matera, per l’altra addossato al confine calabrese.

Nelle giornate in cui la calura estiva raggiunge l’apice, si può trovare un piacevole sollievo trovando rifugio presso le splendide dune naturali che contribuiscono a rendere tanto diversificato il paesaggio di questo tratto di costa ionica.

Un tempo chiamata “Bollita”, Nova Siri è la città di Diego Sandoval de Castro, presunto amante di Isabella Morra insieme al quale la giovane poetessa, nata a Valsinni, venne assassinata dai suoi stessi fratelli.

Il nucleo più antico si sviluppò sul mare, in località Marina di Nova Siri, nei pressi della Torre Bollita.

La posizione iniziale della città lascia ipotizzare una iniziale funzione di distaccamento militare, probabilmente di origine romana o, forse, bizantina, durante l’avvento dei saraceni.

L’antico nome Bollita è stato poi sostituito da Nova Siris, perché, come attesta lo storico Strabone nella sua opera “Geografia”, proprio qui sorgeva l’originaria città greca Siris.

Tra XIV e XVI secolo Nova Siri è feudo della famiglia spagnola Sandoval de Castro, cui apparteneva don Diego, presunto amante della poetessa Isabella Morra, figlia del conte Morra, signore di Favale, odierna Valsinni.

La strategia posizione di Nova Siri, situata nel cuore della Magna Grecia, apre una porta sulla storia. Da qui si possono raggiungere facilmente i vicini siti archeologici lucani e calabresi di Metaponto, Policoro, Venosa, Grumento Nova, Sibari e Crotone.

Per chi sceglie Nova Siri come meta della propria vacanza estiva ha infatti l’occasione di alternare a giornate di sole e lunghe passeggiate sull’arenile momenti culturali di elevato spessore, a partire dal borgo antico, caratterizzato anche dal particolare stile architettonico conferitogli dalle “lamie”, archi intrecciati con volta a crociera che ornano gli stretti vicoli.

Il borgo di Nova Siri è circondato da dolci colline dorate e dominato dalle sagome della cinquecentesca chiesa madre e del castello medioevale, costruito intorno al IX secolo e fino al 1806 sede di feudatari di Bollita, l’antica Nova Siri, dai De Castro agli Asprella, fino ai Raimondi e ai Crivelli. L’imponente edificio sorge sul punto più alto del colle dal quale si staglia uno straordinario paesaggio che dà sulla marina fino al golfo di Taranto.

I frequenti rifacimenti, come le settecentesche balconate in ferro battuto, hanno fatto perdere al castello la sua originaria struttura, ma sono ancora ben visibili il portale, i muri perimetrali e un torrione. Una lapide marmorea addossata al lato destro del portale ricorda l’ultimo feudatario, il duca Crivelli.

Dopo aver visitato l’affascinante borgo antico di Nova Siri, una passeggiata sul lungo mare riserva una sorpresa che culmina nella visione della Torre Bollita, una costruzione cilindrica eretta nel 1520, al fine di avvistare le navi dei Saraceni. In origine era una torre “cavallara” in cui si nascondevano le guardie regie, con la funzione di avvisare i coloni nelle campagne perché trovassero rifugio nel vicino bosco o nella stessa torre, quando venivano avvistate le navi turche.

Grano, peperoni, patate, fave, pomodori, ceci, mais e ortaggi vari sono i prodotti della terra che impreziosiscono i piatti di casa a Nova Siri.

Carni di qualità, deliziosi formaggi e superbi insaccati derivano dall’allevamento di bovini, ovini, suini e caprini sul territorio stesso, irrinunciabili prelibatezze per la vista e per il palato.

Da non perdere le profumate e zuccherine perle del sottobosco: fragoline, lamponi, more, utilizzate anche per preparate squisite marmellate e liquori artigianali.

I funghi, freschi, essiccati o sott’olio, e gli asparagi selvatici che “popolano” i boschi di Nova Siri sono le altre prelibatezze che concorrono ad imbandire le ricche tavole novasiresi.

Rinomati sono i vini del Metapontino, tra i quali il Bianco Malvasia e il Moscato.

La varietà naturalistico-paesaggistica di questo tratto di costa ionica è davvero sorprendente: dai verdi orizzonti agli spazi di natura incontaminata, dalla montagna alle spiagge dorate e ricche di dune naturali.

Lungo le spiagge ampie e sabbiose si è colti dal profumo inebriante degli eucalipti che costituiscono una caratteristica della zona, mentre, passeggiando tra i viali, predominano il rosmarino, l’oleandro e numerosi frutteti che portano sulle tavole della Basilicata, e non solo, squisite pesche, albicocche e agrumi, né mancano anche coltivazioni di uliveti.

Come lungo tutta la costa ionica la vegetazione predominante è quella mediterranea, con arbusti bassi, lentischi e gigli di mare, mentre rappresenta l’habitat ideale per numerose specie animali, non è raro avvistare infatti la specie di tartaruga marina nota come “Caretta caretta”,  in via di estinzione protetta.

Il territorio della costa ionica su cui insiste Nova Siri assume tratti più ondulati soprattutto nel punto in cui tocca i rilievi del Parco Nazionale del Pollino.

Sul punto più alto del borgo antico, nel rione Porticella, sorge la chiesa madre di Santa Maria Assunta dalla forma rettangolare e con un’abside a semicerchio.

Divisa in tre navate, sul muro della navata posta sulla destra, proprio all’ingresso, in una nicchia è conservata la statua di Santa Maria delle Grazie, cui è addossato un piccolo altare. Sul fondo si può ammirare l’altare maggiore in marmo chiaro con alle spalle il settecentesco coro, una straordinaria opera in legno eseguita da artisti lagonegresi.

Degna di nota è anche la cappella della Sulla, costruita intorno alla fine del 1600 come oratorio extramoenia.

Nel caratteristico centro storico di Nova Siri sono state girate alcune scene del film Basilicata Coast to Coast, il primo da regista per l’attore lucano Rocco Papaleo, mentre le assolate spiagge di Marina di Nova Siri sono state la location prescelta da Francesco Rosi per il suo “Tre fratelli”.

Nel road movie Papaleo, insieme a tre amici interpretati da Alessandro Gassman, Paolo Briguglia e Max Gazzé affrontano un singolare ma avvincente viaggio che consente loro di attraversare la Basilicata dalla costa tirrenica alla costa ionica, scoprendo bellezze inesplorate e paesaggi mozzafiato che solo la regione lucana può vantare.

Il capolavoro del regista Francesco Rosi targato 1981 racconta la storia di tre fratelli del sud, diversi per età e da percorsi di vita, ad un certo punto di nuovo insieme al paese in cui sono nati in occasione della morte della madre. Tra gli interpreti del film: Michele Placido e Vittorio Mezzogiorno.

Non solo cultura, archeologia e mare, la costa ionica è anche sport – e tanti – da praticare sfruttando le straordinarie risorse naturali e paesaggistiche che essa offre.

E infatti per chi ha scelto di fissare qui la meta di un soggiorno estivo tutto lucano sono davvero numerose le occasioni di svago: dal golf, immersi in una meravigliosa cornice di agrumeti, vigneti e vegetazione mediterranea, a pochi passi dal mare, alla vela, dalla canoa al windsurf, fino alle immersioni negli splendidi fondali del Mar Ionio, o alla pesca sportiva.

C’è solo l’imbarazzo della scelta e se il tempo a disposizione lo consente ci si può lasciar andare ad ognuna delle attività, grazie alla presenza di strutture ricettive adeguate e in grado di soddisfare le preferenze e le esigenze di ogni ospite. Tra gli sport praticabili sono inclusi anche lo sci nautico e il kitesurf.

La costa ionica è una delle aree più belle del territorio lucano in cui si può trascorrere una vacanza all’insegna della cultura, del mare e di attività all’aperto per ogni esigenza.

La varietà e la bellezza dei paesaggi, cui contribuisce anche la macchia mediterranea che cresce spontaneamente su lunga parte spiagge, e la possibilità di praticare numerosi sport, dalla vela al windsurf, dalla canoa alla pesca fanno di Nova Siri una meta molto ambita.

Luogo ideale per gli amanti di orieentering e passeggiate a piedi o a cavallo, gli appassionati delle attività all’aperto possono lasciarsi andare anche a percorsi in bici o escursioni in barca, oltre che a visite guidate tra le immense distese della macchia mediterranea.

Grazie al suo carattere pianeggiante, l’unico tratto in Basilicata, la costa ionica ben si presta ad escursioni di ogni genere, con percorsi adatti anche alle famiglie con bambini e in qualunque momento dell’anno.

Strutture ricettive e stabilimenti balneari attrezzati, ma anche campeggi ed esclusivi villaggi fanno di Nova Siri un modernissimo centro per le vacanze estive.

Occupano l’ultimo tratto della costa ionica le larghe e sabbiose spiagge di Marina di Nova Siri, il cui lungomare è impreziosito da una verde e rilassante pineta. Il romantico fascino di questo scenario fa eco alle altre località balneari della costa ionica  dove tra mare, storia e natura il tempo trascorre in un ambiente di selvaggia e rara bellezza.

Accade anche sulle vellutate spiagge di sabbia dorata di Metaponto, tra le due foci del Bradano e del Basento, cuore della Magna Grecia, e su quelle di Marina di Pisticci, più selvagge e incontaminate.

Di forte impatto è poi il Porto degli Argonauti che circonda l’omonimo borgo, nel comune di Pisticci, da cui si può partire per intraprendere escursioni in barca alla scoperta dei tesori della Basilicata.

Oltre la foce del Cavone si raggiunge poi il Lido di Scanzano e, scendendo ancora più a sud, tra la foce del fiume Agri e quella del Sinni, ecco il Lido di Policoro, l’antica Herakleia, altro importante centro della Magna Grecia. Da non perdere è l’altro porto della costa ionica, quello turistico di Marina di Policoro, che rientra nel complesso di Marinagri, una moderna città ecologica di grande fascino, che fa tutt’uno con il mare.

Chiudono il tratto di costa ionica lucano le spiagge di Marina di Rotondella e Marina di Nova Siri, appunto, che prende il nome dalle origini del territorio appartenuto alla Siritide.

La vacanza a Nova Siri non è solo mare, ma anche occasione di scoperte culturali di carattere archeologico.

Il nucleo più antico si sviluppò sul mare, in località Marina di Nova Siri, nei pressi della Torre Bollita e proprio qui sono stati ritrovati una necropoli ellenistica e, non lontano, in località Ciglio dei Vagni, i resti di una villa imperiale, oltre ad alcune vasche sempre di origine romana, in località Sant’Alessio.

La strategia posizione di Nova Siri, situata nel cuore della Magna Grecia, apre una porta sulla storia, visto che da qui il visitatore può raggiungere facilmente i vicini siti archeologici lucani e calabresi di Metaponto, Policoro, Venosa, Grumento Nova, Sibari e Crotone.