Per le sue estese piantagioni di agrumi, tabacco e ortaggi, Scanzano Ionico è definita piccola California del Sud, ma è anche un interessante riferimento balneare per i turisti provenienti dall’Italia e dall’estero.

Le sue ampie spiagge di sabbia dorata, ben attrezzate e organizzate per allietare le vacanze estive, hanno conseguito più volte riconoscimenti ambientali e il visitatore spinto da curiosità non resta deluso!

Il borgo marino di Scanzano Ionico presenta anche interessanti architetture come il Palazzo baronale, meglio noto come “Palazzaccio”, mentre a ridosso del mare sorge la possente torre aragonese.

Fino al 1974 frazione di Montalbano Jonico, Scanzano Ionico è così l’ultimo paese lucano ad essere creato in provincia di Matera.

Di fondazione medioevale, ma successivamente divenuto feudo di Pietro da Oledo cui si deve l’edificazione del Palazzo Baronale, noto anche come Palazzaccio, la storia di Scanzano Ionico affonda le radici in tempi antichissimi, quando il suo territorio era frequentato dai Micenei, di cui restano ancora impresse profonde tracce in località Termitito, non molto lontano dal centro del paese. Qui sono stati rinvenuti i resti archeologici di un insediamento risalente al XIII-XI secolo a. C.

A corredo di rilassanti giornate da trascorrere sulle spiagge del borgo marino, non è da escludere l’idea di organizzate una gita culturale alla scoperta del passato e delle altre bellezze di Scanzano Ionico.

L’itinerario può così avere inizio dai siti di interesse storico, a partire dalla località Termitito, dove sono state rinvenute antiche terme romane con testimonianze micenee del XIII –XI secolo a.C., per spingersi fino al nobile Palazzo Recoleta, una masseria fortificata caratterizzata da un ampio portale, da una torre quadrata e da due torri situate agli angoli della facciata. Bellissimo è anche il casale di Andriace.

Una tappa imperdibile poi può interessare il delizioso centro storico caratterizzato dalle casette bianche dei coloni della riforma fondiaria, e l’imponente Torre di Mare, primo bastione di avvistamento e protezione di un terreno da sempre conteso.

Il percorso può trovare la sua meta nel Palazzo Baronale, noto anche come “Palazzaccio”, con annessa cappella. Si tratta di un edificio feudale a pianta quadrata con corte interna e torre merlata. Risale al XVI secolo ed è stato edificato da Pietro da Oledo.

Considerato uno dei fiori all’occhiello dell’economia ionica lucana a Scanzano si concentra la maggiore coltivazione di ortaggi e frutta, per lo più agrumi, pesche, fragole e kiwi.

 Il pesce e le verdure sono certamente tra i principali ingredienti di piatti dai profumi più invitanti e sono proposti in vari modi: da non perdere lo “scapice”, a base di alici marinate nell’aceto, e il piatto d’erbe, con tutte le verdure di stagione.

Per gli amanti dei sapori più decisi viene proposto anche il “Baccalà alla lucana” con i gustosi e croccanti peperoni “cruschi” di Senise. Rinomati sono i vini del Metapontino, tra i quali il Bianco Malvasia e il Moscato.

Di notevole pregio naturalistico sono le dune ricche di macchia mediterranea e le splendide pinete litoranee che impreziosiscono la distesa azzurra del mare.

Lungo le ampie spiagge sabbiose si è colti dal profumo inebriante di rigogliose fioriture, che costituiscono una caratteristica della zona, alternate a campi di frutteti. In particolare, nel territorio di Scanzano Ionico, dove l’area di foce del fiume Cavone assume un forte interesse dal punto di vista botanico e ornitologico per una presenza ricca e variegata di avifauna.

In particolare gli amanti del birdwatching qui possono avvistare esemplari di sule, grandi uccelli marini che nidificano sulle scogliere del Nord Europa, e “Berta minore”, restando affascinati dal volo rapido sul mare di questa specie pelagica che nidifica nelle piccole isole del mediterraneo.

In questo sito, alla sequenza di belle spiagge, dune e pinete litoranee si aggiunge la concentrazione di verdi giunchi e piumose tamerici, caratteristici della foce del Cavone, che si presenta così come habitat ideale per altre specie faunistiche.

Scanzano presenta anche un bel patrimonio sacro e interessanti opere d’arte.

Annessa al Palazzo Baronale, un edificio feudale noto anche come “Palazzaccio”, di recente è stata consacrata la piccola cappella della “Théotokos” (Madre di Dio), che al suo interno ospita un crocifisso ligneo e una corona d’argento di Santissima Maria Annunziata del ‘700. Il portale è abbellito da un bassorilievo dell’Annunciazione.

Nel borgo di Scanzano Ionico si può visitare invece la chiesa madre dell’Annunziata, la quale conserva una corona d’argento del 1715 e alcune sculture lignee del XVIII secolo.

Fuori dal centro abitato è possibile ammirare Palazzo di Recoleta, una masseria fortificata (XVII-XVIII sec.) con annessa la chiesa di San Giuseppe.

I più nostalgici ricorderanno senz’altro la serie televisiva “Professione Vacanza” interpretata dall’attore Gerry Calà negli anni ’80 del secolo scorso.

E proprio a Scanzano Ionico sono state girate alcune scene del film per il grande schermo “Operazione vacanze” (2012) diretto da Claudio Fragasso e con Jerry Calà, ispirato alla stessa serie tv.

Quasi interamente ambientato in Basilicata, tra le splendide località balneari della costa ionica, per la pellicola è stata scelte come location, oltre a Scanzano Ionico, anche la bella Policoro.

Le straordinarie risorse naturali e paesaggistiche della costa ionica fanno delle attività sportive all’aria aperta una delle principale occasioni di svago da coniugare al mare, all’archeologia e alla natura.

Dal golf, alla vela, dalla canoa al windsurf, fino alle immersioni negli splendidi fondali del mar Ionio, o alla pesca sportiva. La conformazione pianeggiante delle spiagge, vellutate e dorate, invita il viaggiatore a lunghe passeggiate sul bagnasciuga da compiere a piedi o a cavallo, a seconda delle attitudini e delle preferenze.

Non mancano percorsi adatti anche a quanti amano andare in bici ed esplorare così gli angoli più suggestivi del borgo, ma è possibile anche organizzare entusiasmanti escursioni in barca, per godere delle acque cristalline dello splendido mare lucano, fare il bagno al largo e magari avventurarsi in una fruttuosa pesca subacquea.

Mare e storia a Scanzano Ionico si fondono, laddove nei pressi della dorata ed ampia spiaggia svetta una affascinante e imponente torre aragonese di avvistamento, costruita a difesa delle incursioni saracene.

Protetta da imponenti alberi, la spiaggia più nota e apprezzata di Scanzano Ionico è denominata “Terzo Cavone”, dal fiume che sfocia nelle sue vicinanze.

Splendida e incontaminata, è caratterizzata da un ampio litorale di morbida sabbia dorata, impreziosito da verdi alberi, presso cui trovare una piacevole ombra naturale, e bagnato da limpide acque.

Per chi voglia conoscere ogni tratto della costa ionica può raggiungere anche le belle spiagge di Metaponto, tra le due foci del Bradano e del Basento, cuore della Magna Grecia, o quelle di Marina di Pisticci, più selvagge e incontaminate. Circonda l’omonimo borgo uno dei porti della costa ionica, il Porto degli Argonauti, nel comune di Pisticci, da cui si può partire per intraprendere escursioni in barca alla scoperta dei tesori della Basilicata.

Tra la foce del fiume Agri e quella del Sinni, ecco il Lido di Policoro, l’antica Herakleia, altro importante centro della Magna Grecia. Da non perdere è il Porto turistico di Marina di Policoro, che rientra nel complesso di Marinagri, una moderna città ecologica di grande fascino, che fa tutt’uno con il mare.

Chiudono il tratto di costa ionica lucano le spiagge di Marina di Rotondella e Marina di Nova Siri, quest’ultima prende il nome dalle origini del territorio appartenuto alla Siritide.

Sul territorio di Scanzano Ionico sono state rinvenute interessanti tracce che testimoniano la presenza dei Micenei.

Tale passaggio è impresso nella località Termitito, non molto lontano dal centro del paese, come dimostrano i resti archeologici di un insediamento risalente al XIII-XI secolo a. C.

A pochi chilometri da Scanzano, si può approfondire la conoscenza del territorio della costa ionica da un punto di vista prettamente archeologico raggiungendo Policoro, antica Heraclea, visitando il Museo Archeologico Nazionale della Siritide e il Parco archeologico.

Altrettanto vicina e meritevole di visita è Metaponto, cuore della Magna Grecia, con il suo Museo Archeologico Nazionale e l’area archeologia in cui spiccano le imponenti Tavole Palatine, 15 colonne doriche che rappresentano quel che resta del tempio di Hera.